Nella Gazzetta Ufficiale n.221 del 23 settembre 2015 Supplemento Ordinario n.53 sono stati pubblicati gli ultimi 4 decreti attuativi del Jobs Act che entrano in vigore dal 24 settembre 2015:

1) Decreto Legislativo n. 148 del 14 settembre 2015 dal titolo: "Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183."

2) Decreto Legislativo n.149 del 14 settembre 2015 dal titolo: "Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell'attivita' ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183.

3) Decreto Legislativo n.150 del 14 settembre 2015 dal titolo: "Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183."

4) Decreto legislativo n.151 del 14 settembre 2015 dal titolo: "Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità', in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183."

E'stata pubblicata nella gazzetta ufficiale n. 208 dell'8 settembre la L.141 del 18 agosto 2015 che disciplina l'agricoltura sociale. Un ruolo cardine è riservato alle cooperative sociali di tipo b) o di tipo misto le uniche a poter svolgere attività agricola. Tali realtà possono svolgere l'attività di agricoltura sociale in associazione con altre realtà del terzo settore: associazioni di promozione sociale, imprese sociali ed i tutti i soggetti individuati dall’articolo 1 comma 5 della L.328 dell’8 novembre 2000 (organismi non lucrativi di utilità sociale, organismi della cooperazione, organizzazioni di volontariato, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, enti di patronato e altri soggetti privati e pubblici). Attraverso l'agricoltura sociale si offre una concreta opportunità di inserimento lavorativo ai soggetti svantaggiati ed a tutti coloro che hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro.

E' previsto che gli Enti pubblici debbano favorire lo sviluppo dell'agricoltura sociale promuovendo politiche integrate tra imprese, produttori agricoli ed istituzioni locali. Un esempio è dato dall'obbligo per gli enti pubblici territoriali e non che intendono vendere o dare in locazione terreni agricoli demaniali,  magari confiscati,  di dare priorità a tutti coloro che intendono svolgere attività di agricoltura sociale. 

Un altro esempio è dato dal prevedere, nei capitolati delle gare di appalto, di dare priorità all’utilizzo nelle mense scolastiche ed ospedaliere di prodotti agroalimentari forniti da operatori dell’agricoltura sociale.

Altra agevolazione prevista è il riconoscimento dei fabbricati o porzioni di essi, ubicati in terreni in cui si svolge l'agricoltura sociale, come fabbricati rurali, nel pieno rispetto degli strumenti urbanistici.

Ai comuni viene anche richiesto di fissare le modalità idonee che mirino a valorizzare nelle aree pubbliche prodotti coltivati da operatori dell’agricoltura sociale.

 

Dal 1° settembre 2015 le aziende agricole "virtuose" possono presentare, telematicamente, la domanda di iscrizione attraverso il portale dell'Inps alla "Rete di lavoro agricolo di qualita' ".Per iscriversi occorre seguire il seguente percorso: Servizi on line > Accedi ai servizi > Per tipologia di utente > Aziende, consulenti e professionisti > Agricoltura: domanda iscrizione alla rete del lavoro agricolo di qualità.

Potranno presentare domanda di iscrizione le aziende agricole che non hanno subito condanne penali  e non hanno procedimenti penali in corso a seguito di violazioni riguardanti sia la materia del lavoro che quella legata alla legislazione sociale che in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto; non hanno subito, negli ultimi tre anni, sanzioni amministrative definitive a seguito delle violazioni previste al punto precedente; risultano in regola con il pagamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.

La Rete  sarà gestita da una cabina di Regia, presieduta da un rappresentante dell’Inps, che di fatto avrà il compito di sovraintendere alla Rete di lavoro agricolo di qualità.

 

 

Con la pubblicazione del Decreto Interministeriale 16 dicembre 2014 nella Gazzetta ufficiale n.57 del 10 marzo 2015 si è data attuazione al Casellario dell'Assistenza che entrerà in vigore il 25 marzo 2015.

Il Casellario dell'Assistenza rappresenta di fatto una banca dati che darà la possibilità di costruire una "cartella sociale" del cittadino, in cui verranno riportate tutte le informazioni riguardanti le prestazioni sociali che gli vengono erogate dall'Inps, dai Comuni, Regioni, e quelle attraverso il canale fiscale.    

 

La risposta del Ministero del lavoro e delle politiche sociali al quesito posto dall'Associazione Generale delle cooperative italiane, Confcooperative e Legacoop con cui si chiede se le cooperative sociali di tipo b) debbano pagare il contributo dello 0,50% al Fondo di solidarietà residuale per i soggetti svantaggiati assunti, è negativa.

Pertanto anche se nulla deve essere pagato per questi soggetti, essi potranno comunque beneficiare delle prestazioni previste dal Fondo.